Thayaht

 

Opere

Thayaht  Thaitiana, disegno pastello su carta, cm. 22×29

Thayaht Sensibilitas, tempera su carta cm. 27,5×21

Thayaht  Thaitiana, olio su tavola, cm. 15×30

Thayaht Pescatori, olio su tavola, cm. 15×30

Biografia

Thayaht- Ernesto Michahelles (Firenze 1893– Marina di Pietrasanta 1959)

Nasce a Firenze e trascorre l’infanzia e l’adolescenza nella villa di Poggio Imperiale già residenza e studio del suo bisnonno, lo scultore neoclassico americano Hiram Powers

Scultore, pittore, fotografo, disegnatore, architetto, inventore ed orafo. Fu artista estremamente eclettico ed innovatore, la sua opera si distingue per le linee e le forme sintetiche.

A Parigi nel 1918 conobbe la stilista Madeleine Vionnet e per lei disegno il logo della casa di moda molto famosa al tempo e numerosi abiti, fino al 1925. Successivamente nel 1919 assieme al fratello Ram inventò della Tuta.

Nel 1920, dopo il successo riscosso a seguito di una sua mostra personale, parte per gli Stati Uniti dove all’Università di Harvard segue corsi sulla colorazione, la geometria dinamica e l’assoluto numerico.

Nel 1923 partecipa alla prima Esposizione Internazionale delle Arti Decorative di Monza con una serie di mobili da lui progettati. Nel frattempo acquista una villetta in Versilia, a Marina di Pietrasanta, alla quale dà il nome di “Casa gialla”.

Negli anni 1924-25 partecipa con il fratello RAM alla formazione della Prima Corporazione di Belle Arti di Firenze, per la quale crea un vivace e moderno stendardo e vince, sempre insieme al fratello, il Concorso Nazionale di Scenografia per il nuovo allestimento dellAida.

Nel 1927 partecipa alla III Esposizione Internazionale delle Arti Decorative di Monza con una piccola sala personale in cui espone mobili, tappeti, lampade ed oggetti d’arredamento e con al centro della sala la scultura in pietra serena Il Violinista.

Nel 1928 Thayaht viene chiamato dal Gruppo Nazionale Fascista della Paglia a disegnare nuovi cappelli da uomo.

Dal 1929 pubblica i suoi disegni su Moda, rivista ufficiale della Federazione Nazionale Fascista Industria dell’Abbigliamento e nello stesso anno, in maggio, viene presentato a Filippo Tommaso Marinetti da Primo Conti. È lo stesso Marinetti che, entusiasmato da alcuni dei suoi lavori tra cui l’effigie in ferro acciaioso del Duce, Dux, lo presenta a Mussolini.

Nel 1930 partecipa all’Esposizione Internazionale di Barcellona, che gli vale la vittoria della medaglia d’oro per la creazione della “thayahttite”, una lega d’alluminio e argento da lui brevettata. Nel frattempo è invitato alla XII Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, dove espone nella sala futurista sei sculture. Partecipa, inoltre, alla mostra internazionale dell’Orafo, dove presenta una vetrina con gioielli in lega d’argento ed acciaio.

Nel 1931 viene invitato alla I Quadriennale d’arte Nazionale di Roma e nel febbraio organizza con l’amico pittore Antonio Marasco la mostra Futurista di pittura, scultura aeropittura ed arti decorative presso la Galleria d’Arte Firenze, introdotta in catalogo da Marinetti.

Nel 1932 viene nuovamente invitato alla Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, vi parteciperà anche nel 1934 1936. Elabora, inoltre, insieme al fratello, il Manifesto per la trasformazione dell’abito maschile.

Con l’aeropittura Il grande nocchiere del 1939 dedicò a Mussolini un grande e panegirico ritratto.

Dopo il 1945 si orienta nei suoi temi verso le figure tahitiane di Paul Gauguin, che riscopre come “grande colorista” e come pittore simbolico alla ricerca di una vita semplice alle origini del mondo realizzando trasformazioni thayahtiane delle sue opere, come “liberazione dalla miserabile civilizzazione”.

Nel 1945 comincia ad approfondire gli studi scientifici ed astronomici e ad interessarsi di ufologia; nel 1954 fonderà il C.I.R.N.O.S., Centro Indipendente Ricerche Notizie Osservazioni Spaziali.

Dal 1956 al 1959 approfondisce in maniera più sistematica i suoi studi esoterici.